Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: si

Numero di risultati: 15 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

663221
Dossi, Carlo 15 occorrenze
  • 1879
  • Stab. Tip. Italiano DIRETTO A L. PERELLI - Ditta Libraria di NATALE BATTEZZATI
  • prosa letteraria
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

il sangue socïal si effonda, come vuol Natura, imparzialmente per sue giuste membra; dell'ossa tue, schermo agli aerei oltraggi, delle tue aque, vie

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Quando, l'alba seguente, il Beccajo affacciossi alla porta della sua casa, a sgombrarsi la mente, come il ciel si sgombrava, dalla pàvida notte

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

invisa patria, e, ora, il più intenso sospiro. E, a chi, ùltimo accorso, impallidendo ristava, era detto, come Aronne si fosse recato alla nave e come

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

E la pace fu, e, in gran parte, si dovette al Beccajo. Caso nuovo! quel Gualdo, cui, nell'offesa, mal soccorreva, per la tardità della idèa e la

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

. Pressava dunque di provvedere al presente, dai campi del cielo mietendo, e al futuro, da quelli del mare. Reti e saette si altèrnano senza riposo. E l'anno

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

. Ciascuno a suo senno. Chi non vuol stare con mè, chi non mi vuole per capo ... peggio per lui! si pigli ciò che gli tocca, e ... vada. Ampia è la

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

alla porta di una capanna sua, in sui ginocchi una bimba che, a lui dormiente, gli si potèa sicura addormentar fra le braccia; una bimba cinquenne

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

alla bimba, sulla quale indugiando, sembrava che ne assorbìssero la innocenza e si facèssero, nella gentilezza di lei, viepiù carezzèvoli e miti

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

anzi, a nostra stessa insaputa, non va lìbera d'odio. Ma, come il Nebbioso vide le prime case, allora soltanto si accorse di ciò che stava per fare, e

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

, inoltre, si sentìvano il piede malfermo su di un terreno, al quale non li legava connubio nessuno di are e di tombe, in mezzo di una natura di cui ignoràvan

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

ululato due esecrazioni in tuon di spavento, e lo stesso Nebbioso si asciugava col dorso della mano il gèlido orrore che trasudàvagli in fronte. Ed

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

era gelo. Giungèa egli, in quel punto, a uno spiano, cinto di audacìssimi abeti. Il raggio lunare vi si versava senza risparmio, e nel pallor di quel

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

innamorate si fùsero in un lunghìssimo bacio. - È amore, questo? - dimandò Forestina in uno sbàttito di voluttà, pinta la guancia di porpurea vergogna. - O

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

catena, si levò su di un braccio guardàndosi attorno. Il cielo si rischiarava. Le prime pennellate del giorno si distendèano per l'orizzonte, arancine e

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

si scolorasse nel pallor dei lor visi, o dai delitti di passione affilati, o fatti ottusi da que' di abitùdine. Nè i cìnici motti di alcuno, nè i

Cerca

Modifica ricerca